L’origine dell’idea di una Schola Cantorum nella Parrocchia Santi Angeli Custodi è dovuta all’iniziativa del Parroco Don Enrico Chirizzi che, nel Natale del 1996 costituisce un Coro a quattro voci dispari formato essenzialmente da adulti.
Con professionalità e pazienza, egli riesce ad insegnare canti di musica sacra a quattro voci molto impegnativi, raggiungendo ottimi risultati.
Si cerca innanzitutto di creare passione per il canto liturgico, per un bisogno di riscattare quel modus vivendi che caratterizza la liturgia e che, certamente, contribuisce al miglioramento dei riti sempre più solenni e significanti.
Attualmente, ancora oggi quel gruppo di persone (una ventina circa) si ritrova ogni settimana per animare le Celebrazioni Eucaristiche domenicali e le Festività più importanti dell’anno liturgico.
Il canto favorisce l’unione dell’assemblea e ne permette la partecipazione unanime alla Liturgia: adempie al duplice scopo che, come arta sacra e azione liturgica, gli è consono, “la gloria di Dio e la santificazione dei fedeli” (Cfr. Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 11).
L’importanza del canto nelle Celebrazioni liturgiche è un dovere verso Dio e verso la Chiesa; anzi, più che di importanza, bisogna parlare di necessità, perché il “canto sacro unito alle parole costituisce parte necessaria ed integrante della Liturgia solenne” (Cfr. Conc. Ecum. Vat. II, Sacrosanctum concilium, 112)
È un impegno che richiede, a volte fatica e sacrificio, ma dona anche grande soddisfazione non solo per l’amore al canto, ma anche per la lode a Dio e per la bellezza del ritrovarsi insieme.